Kangol: la storia del cappello diventato un Cult.

La lunga strada di Kangol verso il successo parte da lontano, la ripercorreremo in tre tappe fondamentali accomunate da un unico filo conduttore: tre foto “speciali”, scattate e pubblicate sui quotidiani e riviste dell’epoca secondo un “tempismo perfetto”, che ha contribuito a fare di  Kangol un imprescindibile must Streetwear.

Nascita del Brand.

Nel 1918 l’ex soldato polacco naturalizzato francese Jakob Henryk Spreiregen – di ritorno dal primo conflitto mondiale – si trasferisce a Cleator, in Inghilterra, dove apre una piccola fabbrica di baschi.

Nel 1938 battezza il suo marchio chiamandolo “Kangol” che, secondo alcuni, è una crasi tra “Knit” – “Angora” e “Wool”: tre tessuti must del brand.

I cappelli Kangol convincono tutti i sudditi del Regno Unito e grazie alle ottime opinioni raccolte intorno al brand, diventa il fornitore ufficiale dell’esercito inglese durante la seconda guerra mondiale: in ogni ritratto ufficiale, il generale Bernard Montgomery indossa il suo basco Kangol.

Finita la guerra, i cappelli Kangol sono ormai accessori riconoscibili, anche se il logo con il Canguro è ancora nascosto per favorire spillette, ricami e gradi di matrice militare.

Una storia di successo.

Siamo negli anni 50 quando nasce il modello 504 Cap, adottato – a partire dagli ’80 – dalla nascente comunità Hip Hop di Brooklyn.

Negli anni 60 i quattro ragazzi di Liverpool più famosi del mondo, scelgono di farsi fotografare con i baschi Kangol per promuovere il proprio tour negli stati uniti: scelta che farà da apripista al brand verso il mercato d’oltreoceano, spopolando tra i giovani beat americani.

Dagli anni 70 in poi, i cappelli Kangol diventano un accessorio di nicchia per diverse comunità sottoculturali: mods, beat e a seguire rappers, punks giapponesi, artisti pacifisti che indossano i vecchi cimeli di guerra, musicisti R’N’B e Funky; questi ultimi indossano il modello “Pescatore” o Bucket nei tessuti più rigidi, ben celato sugli occhi.

La foto caratterizzante degli anni 80 appartiene al rapper LL Cool: nel 1985 lanciò il suo album di debutto “Radio” con in copertina una sua foto con indosso un classico Bermuda Casual.

Con gli anni ’90 inizia il periodo di espansione del brand nel fashion, sprovincializzandosi definitivamente dalle comunità sub culturali: nel 1996 Helmut Lang e Louis Vuitton producono un edizione speciale di un box per vinili che ritrae il dj superstar Grandmaster Flash con indosso un Kangol modello 504.

È la consacrazione totale: i cappelli Kangol diventano definitivamente un Cult Streetwear che va ben oltre i trend, gli stili e le epoche – riuscendo a sopravvivere anche alla velocità supersonica del – tanto amato / odiato – “fast fashion”.